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CURIOSITÀ 19 APRILE 2022

Power nap, il segreto per contrastare la stanchezza primaverile

La primavera porta nuove energie e una ventata di positività. Le giornate si allungano, l’estate si avvicina e le temperature si riscaldano. È anche vero, però, che in questa stagione capita di sentirsi stanchi e spossati. Possono influire le allergie stagionali, i cambiamenti repentini del tempo, tipici di questi mesi, ma anche l’ora legale.

Ecco perché in primavera ci sentiamo più stanchi.

La sensazione diffusa è quella di una mancanza di sonno e di non dormire mai abbastanza. Un problema non da poco, soprattutto quando comincia a influenzare le performance lavorative.

Sentirsi meglio grazie al power nap

L’ultima tendenza in tema di benessere, riposo e lavoro si chiama power nap e viene dagli Stati Uniti.

E in tema di tendenze, scopri anche cos’è il cuckolding e perché è sempre più diffuso nelle coppie.

Consiste in un breve sonno ristoratore per ritrovare benessere ed energie. Agisce, infatti, positivamente sull’umore, ma anche sulla concentrazione. Ecco perché il power nap è legato anche al tema della produttività al lavoro.

Non a caso, questa pratica viene oggi adottata con successo in diverse aziende americane. Alcune hanno addirittura formalizzato il power nap all’interno della giornata lavorativa. Google, colosso del digital e una delle aziende più importanti al mondo, ha addirittura creato degli spazi ad hoc dove i dipendenti hanno la possibilità di concedersi un break ristoratore, riposando per un po’.

Leggi quali sono le migliori aziende dove lavorare in Italia.

Benefici anche per chi studia

Si tratta di un sonno di breve durata, che può andare dai 10 ai 30 minuti. Attenzione a non superare la mezz’ora perché si rischia di entrare nella fase più profonda del sonno che richiederebbe più tempo per ritornare alla piena operatività.

E se è stato oggetto di studio e d’interesse persino dai ricercatori della NASA c’è da credere che funzioni. Secondo la loro esperienza, il power nap porta un beneficio generale a chi lo mette in pratica, sia fisico che mentale. Aiuta il cervello a funzionare meglio, in particolare quelle funzioni mentali legate al problem solving e alla produttività.

Non solo per i lavoratori, la pratica statunitense, sempre più in voga anche in Europa, risulta un ottimo metodo anche per gli studenti. Infatti, il riposo aumenta non solo la concentrazione e l’attenzione in generale ma permette anche alla memoria di agire meglio su quello che stiamo facendo.

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