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BUONO A SAPERSI 07 APRILE 2022

Quali sono le principali cause dell’inquinamento

La lotta all’inquinamento è una vera e propria sfida di rilevanza globale della nostra epoca, un tema che riguarda tutti i governi del mondo, obbligati a cercare una soluzione ad un problema che minaccia l’uomo ed il pianeta.

Guardando alla situazione europea, l’inquinamento risulta ancora troppo alto, nonostante da anni le emissioni di diversi inquinanti atmosferici stiano diminuendo grazie alle politiche dell’Unione Europea.

Con inquinamento ambientale si intende una qualsiasi alterazione degli equilibri di un ecosistema. In particolare, esistono vari tipi di inquinamento: atmosferico, termico, idrico, del suolo e acustico.

I 3 principali inquinanti della nostra atmosfera sono: Il particolato atmosferico, il biossido di azoto e l’ozono troposferico

Il particolato atmosferico è costituito da particelle sospese in aria che respiriamo quotidianamente: nel linguaggio comune sono chiamate polveri sottili e vengono suddivise in due categorie PM10 e PM2.5.

Il particolato PM10 ha un diametro leggermente maggiore e si fermano a naso faringe e trachea. Il particolato PM2.5 essendo più piccolo può invece raggiungere i polmoni e i bronchi.

Le sorgenti che possono dare origine al particolato possono essere di tipo naturale (come l’erosione del suolo) o legate all’attività dell’uomo (come le lavorazioni industriali). L’esposizione al particolato può provocare malattie anche letali come tumori.

Il biossido di azoto (NO2) è un gas color bruno-rossastro con un odore forte e pungente, altamente tossico e irritante, ha origine in gran parte nell’atmosfera per effetto dell’ossidazione del monossido.

Le emissioni da fonti antropiche derivano sia dai già citati processi di combustione che da processi produttivi in assenza di combustione. Il biossido di azoto provoca effetti negativi sulla salute umana e contribuisce a fenomeni come le piogge acide.

L’ozono troposferico è un inquinante risultato di reazioni chimiche tra gli ossidi d’azoto (NOx) e i composti organici volatili (COV) ed è un particolare inquinamento atmosferico tipico dei mesi più caldi dell’anno.

I composti che costituiscono lo smog fotochimico sono tossici per gli esseri umani, per gli animali e per i vegetali e hanno un elevato potere ossidante, tale da poter degradare molti materiali diversi.

I precursori di questo inquinante secondario sono generalmente prodotti da combustione civile e industriale e da processi che usano o producono sostanze chimiche volatili, come solventi e carburanti.

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