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CURIOSITÀ 05 GIUGNO 2019

Quanto si risparmia con i farmaci equivalenti

I farmaci generici hanno un’importanza fondamentale, per il nostro portafoglio e soprattutto per lo Stato. Ecco perché! Scegliere un farmaco generico non significa avere un prodotto peggiore, ma un medicinale che fa risparmiare! Come assicurato anche dalla Società Italiana Farmacologia, un medicinale può essere immesso sul mercato come equivalente solo dopo aver superato severi test volti a dimostrarne l’efficacia al pari di quello di marca. I farmaci generici hanno quindi lo stesso principio attivo contenuto nella medesima dose di quelli blasonati, la stessa via di somministrazione e le stesse indicazioni terapeutiche. Unica cosa a cambiare è il prezzo. Sono ancora in molti però a chiedersi perché allora i farmaci equivalenti costino meno. La spiegazione è semplice. Ogni casa farmaceutica che registra il brevetto di un medicinale ne mantiene l’esclusiva per venti anni. Trascorso questo periodo ogni altra azienda può produrre un medicinale con lo stesso principio attivo e immetterlo in commercio ad un prezzo più basso. Per lo Stato tutto questo si traduce in un risparmio medio del 60%. Ma anche il cittadino può risparmiare molti soldi optando per i farmaci generici. Una stima precisa è impossibile. A titolo esemplificativo si potrebbe affermare che, una donna single che accusa disturbi frequenti di emicrania, potrebbe avere all’anno un risparmio complessivo di circa 200 euro. Una famiglia composta da tre persone con problemi di allergia ed asma invece, potrebbe arrivare a spendere anche 300 euro in meno.

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