VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 14 NOVEMBRE 2022

Questi mari sono a rischio: ecco cosa sta succedendo

Le temperature oceaniche nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi potrebbero superare le soglie critiche per la sopravvivenza dei coralli entro il 2050.

Si tratta di una previsione che, qualora dovesse concretizzarsi, andrebbe a determinare uno scenario tanto inedito quanto drammatico. I coralli – che non sono né rocce né vegetali, ma veri e propri animali – rappresentano infatti un elemento fondamentale nell’ecosistema marino dei tropici.

Le temperature nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi stanno superando il limite

Oltre custodire la maggior parte della biodiversità degli oceani, le barriere coralline sono un riparo e un terreno di riproduzione per molte specie. Ad individuare la data di non ritorno del 2050 sono stati i ricercatori della Rice University di Houston, Texas (USA).

Gli scienziati hanno scoperto che la sopravvivenza dei coralli viene compromessa quando si trovano a dover affrontare periodi prolungati con temperature medie dei mari più alte del previsto.

Se il riscaldamento globale – e quindi la temperatura degli oceani – continuerà ad aumentare, i periodi di “caldo prolungato” saranno sempre più frequenti. Secondo i ricercatori, in alcune parti dei Caraibi si registreranno temperature più alte del previsto per ben 10 mesi all’anno entro il 2100. Secondo Allison Lawman, ricercatrice coinvolta nello studio, la situazione è estremamente preoccupante:

“Queste proiezioni sono a dir poco allarmanti. Penso che il messaggio da far passare sia che il momento di agire è adesso”, ha spiegato. Nonostante lo scenario sia apparentemente drammatico, infatti, non è ancora troppo tardi. Una repentina riduzione delle emissioni permetterebbe infatti di arginare l’aumento delle temperature oceaniche, preservando la salute delle barriere coralline.

I mari a rischio (e il piano per salvarli)

Altrettanto allarmista il parere di Kristine DeLong, professoressa associata di geografia e antropologia presso la Lousiana State University, coautrice dello studio. “Le persone – ha dichiarato la scienziata – devono essere consapevoli che il problema sta arrivando per davvero, sta arrivando rapidamente. Il momento di testare tecniche e strategie di mitigazione e contenimento è ora”.

A proposito di riscaldamento globale, sapevi che influito sulla diffusione del Covid?

Chiudi
Caricamento contenuti...