Roma, (askanews) - Ecco Victoria in azione.
E' lei la protagonista di 'Reconstruction', videogioco creato e sviluppato a Bogota', in Colombia, con cui ci si puo' immedesimare in una vittima del conflitto armato colombiano.
Lo scopo del gioco e' far riflettere sulla guerra, ma in modo pedagogico, spiega il produttore Alvaro Triana.
E non ci sono immagini di violenza, o del traffico di droga, una delle principali fonti di finanziamento dei gruppi armati illegali.
L'idea e' di mettersi nei panni degli altri.
'Le decisioni del gioco modificano la storia in modo che l'accento sia posto su cio' che noi faremmo in quelle situazioni - spiega il produttore -.
Per esempio: dovrei soccorrere una delle persone che ha attaccato il mio villaggio? E' giusto agire cosi' o meglio lasciarlo morire? Bisogna pensare a questo genere di cose, analizzare i propri valori e decidere cosa per noi sia piu' giusto'.
La storia inizia con Victoria che torna nel suo villaggio natale da dove era fuggita quando aveva 14 anni, sconvolta dalla violenza.
Inizia a ricordare la sua vita all'epoca, il rapporto con la sua famiglia e le persone del villaggio, e con i combattenti dei gruppi armati.
'Stranamente, l'idea di un videogioco sul conflitto armato ha suscitato piu' ostilita' da parte delle persone che lavorano con le vittime che da parte delle vittime stesse' racconta ancora Alvaro Triana.
Ma per lui 'Reconstruction' puo' essere considerato uno 'strumento di riconciliazione', proprio ora che il Paese ha da poco firmato la pace con le Forze Armate rivoluzionarie della Colombia (FARC).