È stato eseguito presso l’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma un impianto di protesi sottoretinica. Si tratta del primo intervento di questo genere portato a termine nel nostro Paese.
Arriva dalla capitale una speranza per i molti soggetti affetti da maculopatia atrofica, malattia legata all’età che porta ad una degenerazione importante della vista: un microchip di minuscole dimensioni, captando la luce nell’infrarosso e generando stimoli elettrici, si è rivelato in grado di restituire per buona parte la capacità visiva.
A Roma il primo intervento italiano
Quella eseguita presso il San Giovanni Addolorata è a tutti gli effetti la prima operazione chirurgica italiana svoltasi nell’ambito del progetto internazionale PRIMAvera, studio clinico multicentrico nella lotta contro la cecità avviato anche in Francia, Germania, Inghilterra e USA. L’intervento è stato eseguito dal dottor Marco Pileri – responsabile dell’unità di chirurgia vitreoretinica – su un paziente colpito da maculopatia senile a carta geografica da più di dieci anni.
Maculopatia? Così torni a vedere lettere e numeri
Insomma, oggi grazie al microchip sottoretinico è finalmente possibile ripristinare la vista, anche se limitata per il momento al riconoscimento di lettere e numeri. Senza dubbio si tratta di un vero importantissimo passo avanti per la scienza.