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CURIOSITÀ 24 DICEMBRE 2022

Riti scaramantici di Natale questi portano fortuna

Paese che vai, usanza che trovi che trovi. Questo è ciò che recita un popolare detto. E la scaramanzia non fa certo eccezione. Ogni popolo, ogni cultura, ha i suoi gesti scaramantici, talvolta anche molto diversi tra loro. Ci sono gesti scaramantici che, ad esempio, noi italiani non applichiamo. Altri che denotano evidenze tra un popolo e l’altro. Giusto per fare un esempio, noi italiani siamo soliti toccare ferro per scacciare la sfortuna. Nei Paesi anglosassoni, invece, si tocca il legno.

Più in generale esiste un rito scaramantico un po’ per tutto, anche per superare gli esami di maturità. Quel che in pochi forse sanno, è che esistono riti scaramantici di Natale in grado di portare fortuna: gesti apparentemente assurdi, che possono far sorridere, ma con una storia ben precisa alle spalle.

Nascondere le scope in casa: una tradizione contro il malocchio

A proposito di bizzarrie, leggende e superstizioni sono profondamente radicate nella cultura dei Paesi nordici. Se vi capitasse di andare in Norvegia durante il periodo natalizio, potreste trovare delle scope nascoste un po’ ovunque. No, non nei ripostigli dove siamo solite trovarle. Proprio ovunque. In particolare, tale curiosa usanza ha luogo durante la notte della Vigilia. Ciò accade perché da quelle parti la tradizione natalizia è legata a doppio filo con la cultura delle streghe. Quello che nel resto del mondo accade ad Halloween, qui accade la notte di Natale.

La credenza popolare dice che la notte del 25 dicembre le streghe scendano dai monti per tentare gli uomini, rovinando lo spirito natalizio. Nascondere le scope, impedisce alle streghe di trovarle e, quindi, di scorrazzare indisturbate per i cieli norvegesi. Secondo la tradizione, questo trucco permette di proteggersi dalle loro malefatte ed è di buon auspicio.

A questa curiosa usanza se ne aggiunge un’altra, quella dei nisser: sono folletti dispettosi, permalosi e vendicativi, conosciuti in tutta la penisola scandinava. Durante le feste li si può vedere ovunque, dai davanzali delle case alle vetrine dei negozi. La notte di Natale i bambini lasciano loro scodelle di riso e latte, per ingraziarsi la loro benevolenza e evitare dispetti di ogni sorta. Una sorta di rivisitazione in salsa nordica di quanto accade dalle nostre parti con il dentino da latte lasciato al topolino.

Ragnatele sull’albero di Natale: perché secondo la tradizione ucraina portano fortuna

Anche in Ucraina vige una tradizione un po’ macabra, lontana da come noi concepiamo il Natale. Da quelle parti, infatti, si è soliti riempire l’albero con ragnatele artificiali e ragni. Tale tradizione affonda le sue radici in una popolare leggenda. Questa narra di una famiglia composta da madre e figli, che viveva in totale povertà. Un giorno una pigna cadde nei pressi della loro capanna e un albero mise radici. I bambini si presero cura di quell’albero, che fu per loro un insperato regalo del cielo. Con l’arrivo del Natale, però, le condizioni economiche di quella famiglia non permettevano di decorarlo a dovere. I bambini manifestarono quindi tutta la loro tristezza. Durante la notte di Natale i ragni della casa, che avevano sentito quei lamenti, decisero di tessere la loro tela e decorare così quegli spogli rami. Le prime luci dell’alba fecero brillare le tele dei ragni, dando alla famiglia la sensazione che quell’albero fosse decorato a festa.

Ecco spiegato perché gli ucraini addobbano gli alberi natalizi in questo modo, un po’ “cupo” per i nostri standard. A partire da questa leggenda si ritiene che ragni e ragnatele in casa a Natale portino fortuna. La speranza è che un po’ di quella fortuna possa baciare il Paese, in un periodo storico così complicato e lontano dalla serenità propria del Natale.

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