Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina, molte compagnie hanno deciso di sospendere le proprie attività. Alcune però hanno deciso di continuare ad operare, perché chiudere rappresenterebbe un danno per tutti i cittadini che non possono essere ritenuti colpevoli per i piani di espansione di Vladimir Putin. Altre aziende perderebbero una grossa fetta di fatturato lasciando Mosca. Tre le 38 aziende rientrano marchi come Decathlon, Lenovo, Leroy Merlin, Teradata.