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CURIOSITÀ 27 GENNAIO 2021

Sai il significato delle pieghe del cappello da chef?

Nell’immaginario collettivo quando si pronuncia la parola ‘chef’ si pensa automaticamente alla sua uniforme con grembiule bianco e soprattutto con il caratteristico cappello a pieghe, anch’esso bianco, vero e proprio simbolo della professione del cuoco (10 falsi miti sulla vita degli chef che vi stupiranno). Ma vi siete mai chiesti il perché di tutte quelle pieghe?

Un cappello da ‘nobile’

Il cappello da chef è chiamato toque blanche, o toque da cuoco: deriva dal francese “toque”, che anticamente indicava un tipo di cappello generalmente cilindrico, simbolo di una carica o una professione e, ancor prima, equivaleva alle parrucche dei nobili di Spagna e Francia.

Quello da cuoco è alto, gonfio in cima, bianco ed è tipico soprattutto del capo chef durante l’attività culinaria.

Il cuoco che perse la testa

I cuochi iniziarono a usare cappelli da quando Enrico VII , re d’Inghilterra dal 1485 al 1509, trovò dei capelli nel suo piatto durante un banchetto e fece decapitare il cuoco responsabile. Da quel momento tutti i cuochi, comprensibilmente, indossarono un cappello per evitare la stessa fine.

Il cappello dalle 100 pieghe

Ma perché ‘tradizionalmente’ il cappello da cuoco deve avere 100 pieghe? Sembra che il numero delle pieghe indichi i 100 modi che uno chef conosce per cucinare le uova e sono quindi, in senso lato, simbolo di esperienza.

Oggi il cappello da chef non è solo uno status symbol ma soprattutto una misura igienica da adottare in cucina

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