Quando abbiamo un’interrogazione a scuola, una presentazione importante a lavoro o vogliamo tanto che accada qualcosa di bello, capita di incrociare le dita per augurarci buon fortuna sperando che vada tutto per il meglio: questa usanza per allontanare la malasorte è piuttosto diffusa in Occidente, ma quali sono le origini del gesto apotropaico?
La pratica oggi “laica” ha in realtà provenienze religiose e in particolare sarebbe nata nel primo Cristianesimo per evocare velocemente il segno della croce. Incrociare le dita durante le persecuzioni divenne poi un modo grazie a cui i cristiani si riconoscevano, una sorta di segnale segreto tra simili.
Questo gesto si arricchì di nuovi simbolismi e significati in epoca medievale quando divenne una difesa contro il diavolo e le sue tentazioni.