L’accordo raggiunto da Commissione, Consiglio e Parlamento Ue sul salario minimo promette di risolvere una situazione a lungo trascinata e dibattuta. Come abbiamo spiegato qui, la direttiva non prevede un massimo o un minimo salariale a livello comunitario, ma delinea un quadro per fissare salari minimi adeguati ed equi a garantire un tenore di vita dignitoso per tutti i lavoratori europei. L’altro obiettivo dichiarato è quello di ridurre le diseguaglianze e fermare i contratti precari e “pirati”. Ma, in concreto, quali saranno le conseguenze per i lavoratori italiani?