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BUONO A SAPERSI 26 DICEMBRE 2020

Santo Stefano: perché si festeggia il 26 dicembre

Il 26 dicembre per molti è solo la giornata in cui si consumano gli avanzi del pranzo di Natale, e in cui ci si riprende dai festeggiamenti dei giorni precedenti. Ma in realtà questo giorno di festa ha un’origine davvero particolare, legata a delle antiche tradizioni che sono diverse da un paese all’altro.

Cosa si festeggia quindi il 26 dicembre in Italia?

Il 26 dicembre è Santo Stefano, un giorno importante nel calendario cristiano perché si celebra Stefano protomartire. Stefano è stato il primo martire della storia a donare la propria vita per la fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. La sua storia è davvero particolare e legata a doppio filo con la fondazione della chiesa Cristiano-cattolica come la conosciamo oggi.

Stefano, infatti, fu il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel diffondere la fede. Nel 36 d.C. fu accusato di blasfemia da un tribunale di inquisitori, il più famoso fu Saulo di Tarso, che poi diventò noto come San Paolo.

Condannato dagli inquisitori, Santo Stefano fu lapidato a morte.

Le sue reliquie sono state portate dai crociati in tutta Europa, e in molti raccontano dei miracoli legati ad esse. Il cranio del Santo è adesso custodito nel duomo di Caorle, in provincia di Venezia. La festa per celebrare il primo martire della storia è stata fissata dalla chiesa Cattolica simbolicamente il 26 dicembre, giorno dopo della nascita di Cristo.

Il 26 dicembre: come si festeggia nel mondo

Nei paesi anglosassoni, il 26 dicembre è noto come il Boxing Day, ovvero il giorno in cui tradizionalmente i servi avevano il giorno libero e ricevevano quindi un dono (boxes) dai loro padroni. In Irlanda invece si chiama “Lá Fhéile Stiofán” o “Lá an Dreoilín”, ovvero il giorno dello scricciolo, in cui le persone vanno di casa in casa suonando canzoni e ballando, portando con sé l’immagine di un uccellino, simbolo per Gesù bambino. In Africa invece è stato ribattezzato come Day of Goodwill, in cui le persone sono invitate a fare un gesto di solidarietà: dal donare i vestiti vecchi ai poveri al preparare pasti per i senzatetto.

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