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CURIOSITÀ 16 MAGGIO 2023

Scoperta incredibile sui funghi: hanno un 'superpotere'

I funghi hanno una dote segreta che potrebbe rivelarsi molto utile e sostenibile. I ricercatori dell’Università Johns Hopkins hanno notato che questi organismi hanno una straordinaria capacità di raffreddamento. Nello specifico, il team di ricercatori ha scoperto che i funghi e altri lieviti e muffe rimangono più freschi rispetto all’ambiente circostante.

Gli esperti ne hanno quindi indagato la causa e tutto dipenderebbe dall’acqua che contengono al loro interno. Lo studio potrebbe rivelarsi importante nell’ideazione di alternative green e sostenibili per la refrigerazione degli alimenti senza uso di ghiaccio o frigoriferi.

Perché i funghi sono “refrigeranti”

I microbiologi autori dell’esperimento hanno spiegato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences che i funghi restano freschi perché contengono molta acqua, basti pensare a come si restringono quando vengono cucinati: col calore questi organismi rilasciano l’acqua gradualmente in una forma fungina di sudorazione che abbassa la loro temperatura.

L’esperimento è nato durante delle passeggiate nei boschi nel periodo della pandemia di Covid-19. Il microbiologo Radamés Cordero stava provando una nuova telecamera termica del suo laboratorio e, con il suo collega Arturo Casadevall, aveva pianificato di usarla per vedere come i pigmenti scuri di alcuni funghi influenzavano la temperatura superficiale.

L’esperimento sui funghi che si raffreddano

Durante le escursioni, gli esperti hanno osservato circa 20 tipi di funghi selvatici verificando che tutti, indipendentemente dal colore, erano più freschi dell’ambiente circostante. In laboratorio, i ricercatori hanno poi scoperto che alcune specie, come l’amanita stellata americana marrone, erano solo di 1° C o 2° C più fredde, mentre il fungo Pleurotus ostreatus era di quasi 6° C più fresco dell’ambiente.

I microbiologi hanno inoltre scoperto che, oltre ai funghi, anche 19 tipi di muffe e lieviti, tra cui il lievito da birra, la muffa che produce la penicillina e alcuni patogeni umani, mantenevano una temperatura inferiore rispetto all’esterno, soprattutto vicino al centro delle loro colonie. Anche a temperature dell’aria vicine allo zero, le colonie erano circa 1° C più fredde.

Il frigorifero da picnic alimentato dagli champignon

Durante l’esperimento, quasi per divertimento, il team di ricercatori ha persino costruito un frigorifero da picnic alimentato dai funghi. Cordero e Casadevall hanno inserito due fori per l’aria in una piccola scatola da imballaggio di polistirolo con all’interno meno di mezzo chilogrammo di funghi champignon.

Alla struttura è stata installata una ventola di scarico e poi la scatola è stata inserita in un contenitore di polistirolo più grande. Con la ventola accesa, la temperatura del contenitore più grande è scesa di 10° C in 40 minuti ed è rimasta così per mezz’ora. Gli studiosi hanno spiegato che con questo sistema non si potrebbe congelare l’acqua e creare del ghiaccio, ma si riuscirebbe facilmente a mantenere fresco un pranzo per un rilassante picnic.

Forse un giorno potremo usare i funghi al posto del frigorifero, intanto gli scienziati di tutto il mondo stanno continuando a valutare alternative green e sostenibili alle moderne tecnologie, dall’uso dell’elettricità allo smaltimento dei rifiuti. Di recente un team di ricercatori ha scoperto che esistono microbi mangia plastica sulle Alpi, ovvero batteri e funghi in grado di digerire questa sostanza anche a basse temperature.

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