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CURIOSITÀ 27 DICEMBRE 2022

Scoperto pianeta "alieno": la Terra potrebbe finire così

Il pianeta “alieno” scoperto dagli scienziati nel 2019 ha rivelato altre importanti informazioni, utili per sapere quale potrebbe essere il futuro della Terra.

Attualmente impiega quasi quattro giorni per completare un’orbita vicino alla sua stella. Si trova a 5 milioni di miglia da essa, ma si sta avvicinando sempre di più: il suo destino è la “collisione e l’obliterazione definitiva“.

Scoperto un pianeta “alieno”

Dopo la porta aliena su Marte, arriva il pianeta che ‘predice il futuro’. Anche se fra miliardi di anni, purtroppo si stima che questa fine sia comune ad altri pianeti. Il nuovo studio, basato sui dati di tre telescopi, è stato condotto dagli astronomi dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, nel Massachusetts.

“Abbiamo già rilevato prove di esopianeti che si muovono verso le loro stelle, ma non abbiamo mai visto un pianeta del genere attorno a una stella evoluta. La teoria prevede che le stelle evolute siano molto efficaci nel sottrarre energia dalle orbite dei loro pianeti, e ora possiamo testare queste teorie con le osservazioni”, ha detto Shreyas Vissapragada.

Scoperto nel 2009 grazie al telescopio spaziale Kepler, ci sono voluti quasi dieci anni per confermare l’esistenza del pianeta “alieno”. È considerato il Giove caldo e rilevare il suo decadimento orbitale è una vera sfida: servono anni di osservazione. Ma invece conosci la missione per scoprire un nuovo pianeta Terra?

Sappiamo come la vita sulla Terra potrebbe finire?

Periodici cali di luce stellare indicano che il pianeta si sta avvicinando alla sua stella. Lo sta facendo lentamente ma costantemente. Lo studio si sta concentrando sulle maree generate dalle interazioni gravitazionali tra due corpi orbitanti.

Questi fenomeni possono provocare allontanamenti reciproci, come nel caso della Terra e della Luna che si muove lentamente verso l’esterno, oppure verso l’interno, come succede tra Kepler-1658b e la sua stella.

Inoltre questa stella si sta espandendo e sta entrando nella fase “subgigante”. Il suo destino è diventare una gigante rossa: una voluminosa stella morente nella fase finale dell’evoluzione.

Vissapragada e i suoi colleghi si aspettano che il telescopio TESS scopra numerosi altri casi di esopianeti che orbitano fatalmente intorno e verso le loro stelle: “Ora che abbiamo le prove dell’ispirazione di un pianeta attorno a una stella evoluta, possiamo davvero iniziare a perfezionare i nostri modelli di fisica delle maree. Il sistema Kepler-1658b può fungere da laboratorio celeste in questo modo per gli anni a venire e, con un po’ di fortuna, presto ce ne saranno molti altri”, ha concluso.

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