Quando si dice impara l’arte e mettila da parte, in realtà c’è poco da mettere da parte, perché è proprio l’arte, in questo caso la musica, che ci rende speciali. Sentirsi emozionati, avere la pelle d’oca o gli occhi lucidi quando si ascolta musica, devono farci pensare che il nostro cervello è speciale. Uno studio condotto dall’University of Southern California ha rivelato che le persone che sentono i cosiddetti brividi quando ascoltano musica hanno delle differenze strutturali nel cervello. La ricerca ha osservato 20 studenti che hanno ascoltato da tre a cinque brani musicali. Dieci di loro hanno ammesso di provare i brividi, mentre gli altri dieci non l’hanno fatto. I ricercatori hanno quindi effettuato scansioni cerebrali di tutti i partecipanti. I primi dieci si è dimostrato che hanno un maggior volume di fibre che collegano la loro corteccia uditiva alle aree associate all’elaborazione emotiva e che queste due aree, quindi, comunicano meglio. Sempre questi dieci avevano anche una corteccia prefrontale più alta, che si usa per certe aree di comprensione, come l’interpretazione del significato di una canzone. Lo studio ha sottolineato come le persone più “musicali”, nell’ascolto piuttosto che nell’esecuzione, hanno una diversa sensibilità rispetto alle altre e sono predisposte maggiormente a provare emozioni intense.