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BUONO A SAPERSI 17 NOVEMBRE 2022

Se usi queste app, potrebbero rubare i tuoi dati

I disturbi della salute mentale sono purtroppo sempre più diffusi, in Italia come nel resto del mondo. La pandemia ed i conseguenti lockdown hanno ovviamente acuito il problema, limitando la possibilità dei pazienti degli psicologi di incontrare i propri terapisti.

Di conseguenza si sono moltiplicati i siti e le app – a proposito di app, sapevi che esiste un modo per leggere i messaggi cancellati da whatsapp? – che forniscono servizi per la cura della salute mentale online.

C’è un problema con le app per la salute mentale

Una recente inchiesta giornalistica ha però evidenziato una problematica fino ad ora del tutto sottovalutata. Molte di queste app non sembrerebbero tutelare a dovere la privacy degli utenti. Alcune di queste avrebbero addirittura condiviso i dati degli utilizzatori con società esterne per fini prettamente commerciali.

In altre parole, alcuni servizi per la cura della salute mentale online non stanno garantendo gli standard di privacy ed etica sanitaria applicati in tutti gli altri ambiti medici.

Al di là della palese immoralità ed illegalità di questo modo di operare, è importante sottolineare che gli utenti di questi servizi sono tendenzialmente persone fragili. Scoprire che i propri problemi personali sono accessibili pubblicamente potrebbe rappresentare un colpo durissimo per chi vive in una situazione di precarietà psicologica.

Perché i dati degli utenti che usano queste app sono a rischio

La condivisione illegittima di dati privati sul disagio umano è quindi da intendere come qualcosa di più grave rispetto ad altre violazioni della privacy.

Inoltre, secondo la rivista “Scientific American”, se queste pratiche non verranno bandite potrebbero determinare anche gravi problemi a livello sociale. A lungo andare potrebbe infatti essere compromessa la percezione di libertà dei cittadini. Per paura dell’imprevedibile “datificazione” delle loro informazioni, le persone potrebbero iniziare a limitare le manifestazioni pubbliche (ad esempio i post sui social) o private (telefonate, messaggi ecc).

Lo scenario è in costante evoluzione e il dibattito sembra più che mai acceso. Come sempre, per comprendere più in profondità il problema è utile analizzarlo anche dal punto di vista economico. Le app per la cura dei problemi di salute mentale online generano infatti un indotto da miliardario. Nel solo 2020 sono stati investiti 1,8 miliardi di dollari nel settore, facile dunque capire perché esistano delle “resistenze” alle proposte di una legislazione più stringente in materia di privacy.

Ovviamente ci sono anche altri rischi di cui bisogna tenere conto quando si scarica un app sul proprio dispositivo mobile. Qui abbiamo elencato una serie di applicazioni che si sono rivelate pericolose per gli utilizzatori.

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