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CURIOSITÀ 26 SETTEMBRE 2023

Shelf cloud: cosa sono le gigantesche nuvole mensola

Le “shelf cloud” sono un fenomeno spettacolare, ripreso e diffuso anche sui social in molti video. Il significato letterale del loro nome è “nuvola a mensola” ed è importante perché anticipa l’arrivo di forti temporali. La sua formazione dipende dall’incontro tra aria fredda e calda e non è rara da avvistare. Negli ultimi tempi anche in Italia si sono potute osservare questo tipo di nubi, nello specifico a Pescara, in Abruzzo, e a Chioggia, in Veneto. Inquietanti e molto veloci, sembrano un muro grigio che inghiotte tutto ciò che incontra. Le shelf cloud fanno parte di quei fenomeni naturali spettacolari, come anche quello della rarissima Luna Blu.

Come e perché si formano le shelf cloud

Le “shelf cloud” sono sono nuvole basse, lunghe e arcuate che si sviluppano in senso orizzontale. La massa grigia si forma quando una corrente d’aria fredda proveniente dal cielo incontra una massa d’aria calda proveniente da terra. Quando vengono viste significa che in pochi minuti arriverà anche pioggia e grandine. Le nuvole a mensola si creano nel punto di contrasto tra updraft e downdraft e vengono innescate dall’aria calda e umida sollevata dal suolo dal “gust front”.

Questa corrente si alza fino a circa i 1000/1500 metri di quota dove, a causa della temperatura più bassa, si condensa e dà così origine alle shelf cloud. Anche se sembrano un muro di nuvole, le nubi a mensola non sono da confondere con le “wall cloud” e dalle più distruttive “supercelle”. La shelf cloud fa parte della “famiglia” dei cumulonembi, cioè le nubi a forte sviluppo verticale generate da condizioni di estesa instabilità atmosferica. La supercella è più devastante e spesso da essa scaturisce un tornado. Stesso fenomeno accade con le “nuvole a muro”, mentre solo di rado dalle “shelf cloud” si generano uragani.

I tanti colori della nuvola mensola

L’aspetto delle nuvola a mensola è minaccioso con un colore che va dal blu al grigio scuro e le sue dimensioni sono in genere imponenti con una lunghezza che può arrivare ad alcuni chilometri. La sua estensione inizialmente sviluppata in senso longitudinale, evolve poi nel senso della perturbazione. In definitiva si tratta di nubi accessorie, ovvero formazioni nuvolose il cui sviluppo dipende da un temporale e che in genere sono “fisicamente” collegate alla sua base.

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