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CURIOSITÀ 06 GENNAIO 2023

Sì, questo potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole

La globalizzazione riguarda tutti e le vite di tutti devono in qualche modo tenerne conto. Quando si parla di cucina, però, noi italiani facciamo fatica ad accettare le novità che arrivano dall’estero. Non sempre per denigrare ciò che è lontano dalla nostra cultura, spesso per la consapevolezza innata di vivere nel Paese numero uno al mondo dal punto di vista culinario.

Se possiamo accettare di buon grado i tacos messicani o il sushi, si finisce sempre per storcere un po’ il naso di fronte a qualcosa troppo lontano dalle nostre abitudini e tradizioni per finire sulle nostre tavole. L’idea di consumare insetti, ad esempio, è una eventualità ancora poco gradita dalla popolazione italiana. In questi giorni, complice anche l’apertura dell’Unione Europea in argomento, Coldiretti ha reagito duramente. Che sia arrivato il momento di dire addio alla dieta mediterranea?

Ok all’uso alimentare della “polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico”

L’Unione Europea ha di recente autorizzato l’uso alimentare della “polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico”. Per quanto la notizia abbia acceso il dibattito, l’UE aveva già autorizzato il consumo umano di insetti già nel 2018: allora venne consentito di mangiare la locusta migratoria e il verme della farina.

Anche se queste “conquiste” del vecchio continente sono, a oggi, degli inediti assoluti, dobbiamo ricordarci che in estremo oriente il consumo di insetti è prassi quotidiana, ad esempio nello street-food. Se parliamo di Italia e italiani, poi, dobbiamo sottolineare di essere rimasti un po’ indietro anche nei confronti dei nostri vicini di casa. Basti pensare circa 7 anni fa nasceva in Francia la prima azienda che produceva pasta dalla farina di insetti.

Se per cultura siamo restii a accettare questa potenziale nuova abitudine, bisogna altresì riconoscere che gli insetti sono una ricca fonte di proteine, oltretutto con contenuto impatto sull’ambiente, rispetto, ad esempio, al manzo.

Dopo l’ordinanza firmata dalla presidente Ursula Von der Leyen, la polvere di grillo potrà essere miscelata a una lunga serie di alimenti umani, come pane, grissini e biscotti, solo per citare alcuni esempi. La novità entrerà in vigore ufficialmente a partire dal 24 gennaio per un periodo di sperimentazione lungo 5 anni.

Perché la decisione dell’Ue ha attirato critiche

L’idea della farina farà presto parte della nostra idea non fa certo impazzire di gioia gli italiani, per usare un eufemismo. Lo dice un sondaggio di Coldiretti secondo cui il 54% degli italiani sono contrari agli insetti a tavola. Solo il 16% della popolazione si direbbe favorevole.

C’è chi solleva dubbi anche dal punto di vista sanitario, richiedendo chiarezza in quanto a metodi di produzione, provenienza e tracciabilità. La maggior parte dei nuovi prodotti, infatti, viene da Paesi extra Ue, come Vietnam, Thailandia o Cina.

A rincarare la dose anche Filiera Italia, associazione che unisce il mondo agricolo e l’industria agroalimentare italiana d’eccellenza per difendere tutta la filiera agroalimentare nazionale. Filiera Italia smentisce che mangiare insetti sia ecosostenibile, sostenendo che la dieta mediterranea non solo sia di indiscutibile qualità, ma anche a basso impatto ambientale.

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