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CURIOSITÀ 18 GIUGNO 2021

Solstizio d'estate: tradizioni e importanza del giorno più lungo dell'anno

La definizione scientifica di solstizio d’estate indica il giorno tecnicamente più lungo dell’anno. Astronomicamente è l’inizio della stagione estiva e storicamente è un momento importante, a cui in passato sono stati associati ideali quali la rinascita e il ritorno alla vita dopo la quiete dell’inverno. Quest’anno, dopo la pandemia, il solstizio d’estate assume un significato di rinascita ancora più forte e potente.

Assieme al giorno più lungo dell’anno, il 21 giugno ci sarà la notte più breve del 2021: è il momento in cui la Terra si trova nel punto più vicino al Sole. Simbolicamente è la luce che vince sulle tenebre. I festeggiamenti più celebri per il solstizio d’estate avvengono proprio tra il 21 giugno e la festa di San Giovanni del 24 giugno, conosciuta anche come Notte delle Streghe.

Fin dall’antichità, il solstizio d’estate ha rappresentato un’occasione di feste e celebrazioni per lo più pagane. Tra le più comuni quella di accendere falò in cui bruciare cose vecchie e scacciare spiriti maligni.

Le celebrazioni più suggestive del solstizio d’estate

Il solstizio d’estate – in questa parte di mondo – è celebrato non solo in Italia ma in tutta Europa, alcuni posti suggestivi come Stonehenge in Inghilterra vedono riunirsi centinaia di persone che ammirano insieme il sorgere dell’alba che spunta tra i monoliti. Stonehenge è un posto mistico nonché osservatorio astronomico. In Macedonia ne esiste un altro molto importante: Kokino, anche qui le persone si radunano in attesa del solstizio.

Esiste poi la Kupala Night, festeggiata in Bielorussia e Ucraina, dove in occasione del giorno più lungo dell’anno vengono organizzate feste e falò fino al bagno di rito di mezzanotte nel lago. In Italia e in Spagna per il solstizio d’estate sopravvivono al tempo antichi rituali di buona sorte legati al fuoco, con falò accesi per tutta la notte in segno di purificazione.

Nonostante oggi ci sia spesso il divieto di accendere falò (e senza dimenticare alcune restrizioni ancora in corso per via della pandemia), per gli spiriti più sensibili ai cambiamenti e alla natura, la tradizione suggerisce i bastoncini di incenso e il contatto con la natura, che finalmente cresce rigogliosa sotto i nostri stessi piedi.

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