Con buona pace della tradizione, il giorno dell’anno con il minor numero di ore di luce non è quello di Santa Lucia, che si festeggia il 13 dicembre, bensì il 21, quando anche astronomicamente inizia ufficialmente la stagione invernale.
Prima della metà del mese di dicembre, il momento in cui il sole tramonta nell’emisfero boreale rimane costante e si verifica tra le 16.40 e le 16.41: il solstizio d’inverno, che nel 2021 cade alle 16.58 del 21 dicembre, dà inizio alla notte più lunga dell’anno, in cui l’oscurità ci avvolge per tre minuti in più rispetto al giorno di Santa Lucia.
Va ricordato che, prima dell’introduzione nel 1582 del calendario gregoriano, il solstizio invernale si verificava proprio il 13 dicembre: per una coincidenza astronomica, nonostante dopo questa data il tramonto avvenga ogni giorno più tardi, l’alba si posticipa, diminuendo comunque le ore di luce quotidiane. Anche se a Santa Lucia la luce solare ci illumina per 9 ore e 10 minuti, il giorno del solstizio l’insolazione dura solo 9 ore e 7 minuti.
A mezzogiorno del 21 dicembre, il sole raggiunge apparentemente il punto più basso nel cielo e rimane sopra l’orizzonte per meno tempo rispetto agli altri giorni dell’anno: essendo l’asse terrestre inclinato, nel nostro emisfero questa data corrisponde anche al momento in cui l’astro è più “lontano” ed i suoi raggi scaldano meno, perché colpiscono la Terra con un’incidenza più obliqua. La data del solstizio non è sempre fissa e, a seconda dell’anno, può anche essere il 22 dicembre, cosa che accadrà, ad esempio, nel 2023.
