Non sempre ragioniamo sul fatto che gli arnesi che usiamo per pulire possano poi diventare dei veri e propri ricettacoli di sporcizia: le spugne da cucina, ad esempio, possono essere infestate in modo impressionante da muffe e germi! Ecco come correre ai ripari.
Spugne e spugnette, sia naturali che sintetiche, sono per definizione dedite ad assorbire le sostanze liquide: la loro porosità e la tendenza a rimanere umide per molte ore le rendono l’habitat perfetto per funghi e muffe alimentari e germi di ogni genere: i ricercatori dell’ARS suggeriscono di passare questi accessori spesso e volentieri per pochi secondi al microonde, o di lavarli in lavastoviglie.
Dopo aver scoperto che le spugne lasciate a temperatura ambiente per due giorni, dopo essere entrate in contatto con sostanze organiche come la carne, possono arrivare a contenere fino a 20 milioni di batteri l’una, hanno condotto diversi esperimenti, decretando che il lavaggio nella lavapiatti con ciclo di asciugatura riusciva ad uccidere il 99,9998% dei microbi, mentre il forno a microonde riusciva a debellarne fino al 99,99999%. Analoghi risultati sono stati raggiunti anche nell’annientamento di spore fungine e muffe.
Per disinfettare nel migliore dei modi le spugnette da cucina nel microonde, bisogna che siano totalmente intrise d’acqua, in modo da non prendere fuoco all’interno del forno e vanno lasciate scaldare a massima potenza per almeno 30 secondi, arrivando ad un minuto se le avevamo usate per pulire taglieri e superfici entrati in contatto con carne rossa o pollo. A ciclo terminato, attendere tra i 5 ed i 10 minuti prima di toglierle dal vano, in modo che si raffreddino completamente. Se non si possiede un microonde o in caso di spugne con parti metalliche o pagliette abrasive, è possibile igienizzarle con un lavaggio quotidiano in lavastoviglie.