Roma, (askanews) - Non risultano particolari reti in Italia collegate ad Anis Amri, il presunto attentatore di Berlino.
Nell'ambito delle indagini sull'attentato del 19 dicembre nella capitale tedesca, e' stato inoltre rilasciato un 40enne tunisino, sospettato di essere un contatto del terrorista 24enne.
'E' stato rilasciato il 40enne di origini tunisine.
Era stato arrestato perche' c'era il sospetto che Anis Amri poco prima dell'attacco gli avesse inviato un messaggio vocale e un'immagine tramite un servizio di Messenger', ha spiegato la portavoce della Procura federale tedesca Frauke Koehler.
La portavoce ha aggiunto che durante la fuga Amri ha attraversato l'Olanda, la Francia e l'Italia.
Sul corpo del 24enne e' stato trovato un biglietto ferroviario con la tratta Chambery-Milano e una carta Sim distribuita gratuitamente in Olanda nei giorni prima di Natale, il che fa pensare che sia arrivato in Germania attraverso i Paesi Bassi.
Nel corso della conferenza stampa di fine anno alla Camera, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sottolineato: 'Non risultano particolari reti che Amri avesse in Italia, risulta comunque che due poliziotti italiani reagendo a un suo colpo di pistola hanno individuato il terrorista che aveva colpito in Germania'.