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CURIOSITÀ 18 OTTOBRE 2022

Stranger Things: le verità scientifiche dietro la fantascienza

Vi state domandando se il Sottosopra esista? Ebbene, sappiate che dietro “Stranger Things” si nascondono vere e proprie forme di realismo scientifico. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo e che potrebbe cambiare il vostro modo di guardare la serie Netflix.

Cominciamo tirando un sospiro di sollievo: niente paura, anche se molto della serie si basa su risultati empirici sappiate che il Sottosopra non è reale; o meglio, se esistesse non sarebbe proprio come lo vediamo in televisione. Tuttavia, Demogorgoni e Demodog non sono differenti dalle creature che abitano gli abissi oceanici (come il calamaro vampiro, la rana pescatrice e lo squalo goblin), in grado di sopravvivere nell’oscurità fra condizioni inospitali. Anche le interconnessioni mentali hanno una matrice scientifica: alcuni esperimenti condotti in laboratorio sui topi hanno dimostrato la possibilità di decodificare i loro segnali cerebrali, riuscendo in questo modo a interpretare stati d’animo e sensazioni. Ma non è tutto: altri esperimenti hanno dato modo di innestare elettricamente sensazioni nei roditori, inducendo comportamenti determinati; una sorta di elettro comunicazione, in natura riconducibile ad alcuni pesci d’acqua dolce debolmente elettrici. In ogni caso, tranquilli: noi umani non siamo in grado di comunicare in questo modo, almeno per ora.

Da qualche parte esiste un “Sottosopra”

Veniamo finalmente al Sottosopra, nella finzione tv una dimensione alternativa esistente in parallelo al mondo umano. La scienza non esclude al cento per cento l’esistenza in qualche angolo dell’universo di scenari simili al Sottosopra, ovviamente aldilà degli aspetti prettamente fantascientifici. Razionalmente si potrebbe pensare ad un posto distante dal nostro pianeta in cui vigono regole biologiche diverse.

Viaggiare fra due “mondi” è possibile

Last but not least, i passaggi fra il mondo “normale” e il Sottosopra richiamano i ponti di Einstein-Rosen, detti anche cunicoli spazio-temporali o wormhole; gallerie gravitazionali che collegherebbero punti distanti dell’universo, permettendo di viaggiare da un capo all’altro. Va detto che percorrere un wormhole per noi è ancora impossibile, comporterebbe la violazione di leggi fondamentali della fisica, ad esempio significherebbe viaggiare ad una velocità di gran lunga maggiore a quella della luce, ipotesi oltre i confini della realtà che causerebbe incoerenze nell’ordine dei “nostri” eventi.

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