Mamme che arrivano stanche a fine giornata e non riescono a capire il perchè. Questo fenomeno si chiama per l'appunto stress da iper-vigilanza, ovvero uno stato di ipersensibilità mentale e sensoriale dovuto a motivi concreti, come l'individuazione di minacce e pericoli che possono interessare i propri figli.
Questa forma di pressione psicologica, da cui deriva la sindrome della mamma soldato, può portare ad uno stato di affaticamento e stanchezza più pesante del solito, sia a livello fisico che mentale.
È curioso come prima il termine venisse associato soltanto alle condizioni dei militari nei contesti bellici. Questo stato di ansia costante varia e cambia ovviamente in base alle caratteristiche del figlio e si manifesta anche durante la crescita del bambino, a partire dalle cose più semplici come ricordarsi di tutto e rispettare gli orari, controllare che non si mettano in bocca oggetti pericolosi o che non si feriscano e così via, oltre a preoccuparsi della sua felicità, e non esiste modo di prepararsi a questa situazione. Tra i sintomi più comuni ricordiamo le palpitazioni, i vuoti di memoria, le difficoltà organizzative ed i disturbi del sonno.
Come si risolve questo problema? Le mamme che soffrono di iper-vigilanza devono imparare a delegare le faccende, ad esempio al proprio compagno, ritagliarsi del tempo per loro stesse o da trascorrere con altre mamme, e infine allontanare i pensieri negativi concentrandosi invece sui progressi dei loro figli. Quest’ultimo punto in particolare aiuta ad accrescere la sicurezza in se stessa e a sentirsi quindi meno ansiosa.