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CURIOSITÀ 26 GIUGNO 2022

Tartaruga con il suo uovo intatta dopo 2000 anni, la scoperta a Pompei

La tartaruga con il suo uovo è stata ritrovata quasi intatta. La testa, la coda e le zampe della testuggine infatti sono perfettamente riconoscibili. Si tratta di un esemplare di terra con un uovo non ancora deposto. La scoperta straordinaria è stata fatta a Pompei. Gli esperti hanno calcolato che è un reperto di ben 2000 anni fa, un dettaglio non di poco conto (considerando lo stato di conservazione in cui si trova il reperto).

Il gruppo di ricerca dell’Università Orientale di Napoli, dell’Università di Oxford e della Freie Universitat di Berlino lo ha rinvenuto studiando i resti di una casa di lusso, precisamente ciò che resta dopo il terremoto del 62 d.C.

“Pompei è uno scrigno di storia che affascina il mondo”: dichiara orgoglioso il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Una scoperta significativa per il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, “che apre una finestra sugli ultimi anni di vita della città, un grande, pulsante, cantiere edilizio” molto interessante.

I dettagli della scoperta

Secondo gli studiosi, la tartaruga con il suo uovo ha cercato un luogo protetto, ed ecco perché è stata ritrovata proprio in quel punto dell’abitazione. Probabilmente la morte della testuggine è stata provocata proprio dall’impossibilità di deporre. A tal proposito, potrebbe essere interessante saperne di più sulla tartaruga albina.

Questo non è l’unico ritrovamento degno di nota. I pavimenti e le decorazioni scoperti nella casa sono magnifici. Tappeti di mosaico che possono essere paragonati a quelli della Villa dei Misteri o della Casa di Cerere. Zoccoli in marmo policromo, una maschera in terracotta, una conchiglia dipinta: sono tutti dettagli che riportano alla luce lo splendore di un tempo ormai passato. Gli archeologi hanno trovato anche una fossa votiva, scavata in occasione della fondazione della casa, con resti di legni bruciati e offerte di buon auspicio per gli dei.

La presenza dell’animale è la prova che ci fosse vita nella città. Non si tratta del primo ritrovamento di tartarughe a Pompei, ma di norma sono state rinvenute in giardini o aree interne a ricche domus, come la casa di Giulio Polibio. Il reperto è stato trasferito al Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei dove gli studiosi, dall’ufficio di archeozoologia, proseguiranno con le analisi e cercheranno di scoprire altri dettagli interessanti.

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