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VIRALI 17 GIUGNO 2021

Tartaruga gigante in pericolo, il video del salvataggio è virale

Una tartaruga gigante è stata salvata in Indonesia con la collaborazione di numerose persone, dopo che l’esemplare era rimasto bloccato su una spiaggia. Il termine “gigante” in questo caso è più che appropriato: si tratta di un mammifero di circa 200 chili, tra i più grandi mai vissuti sul nostro pianeta.

Il salvataggio è avvenuto a Oping Beach, a Nord della provincia di Sulawesi. Dal video, diventato immediatamente virale, si nota come l’animale fosse troppo debole per tornare in acqua in modo autonomo. In men che non si dica i presenti si sono precipitati per aiutare la tartaruga a raggiungere le acque del mare.

Una locale, intervistata dai media locali ha spiegato:

Stavamo festeggiando il compleanno di un amico quando abbiamo notato la tartaruga. Inizialmente l’abbiamo scambiata per un coccodrillo, poi abbiamo capito che era una tartaruga gigante.

Il video fortunatamente si conclude con il lieto fine perfetto: la tartaruga con l’aiuto dei locali è tornata sana e salva in acqua e si è immersa immediatamente in profondità.

Perché la tartaruga gigante si è spiaggiata

Un responsabile della fauna selvatica della zona, ha spiegato che la tartaruga potrebbe essere stata spinta dalla corrente verso la spiaggia. Potrebbe essersi persa nelle secche per poi rimanere incagliata mentre cercava di tornare verso il mare. Il resto è stato possibile grazie alla collaborazione delle persone presenti in quel momento sulla spiaggia.

La tartaruga gigante è in via di estinzione

Le tartaruga marina che si è spiaggiata in Indonesia appartiene alla specie liuto che è tra le più grandi di tutte le tartarughe viventi. Si trova nell’elenco delle specie “vulnerabili” dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Vive principalmente in mari caldi e temperati e si avvicina alle coste solo per riprodursi e cacciare.

Purtroppo, come tanti altri animali giganti, rischia l’estinzione: attualmente si stima che ne esistano circa 54.000 esemplari. Nonostante l’inquinamento dei mari (grande pericolo questa specie), le stime fino al 2040 dicono che gli esemplari viventi potrebbero salire oltre i 180.000: questo incremento è reso possibile dal lavoro di protezione della specie effettuato proprio dallo IUCN, organizzazione non governativa fondata nel 1948 e riconosciuta ufficialmente anche dalle Nazioni Unite.

Video tratto da: Newsflare

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