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CURIOSITÀ 10 LUGLIO 2019

Tatuaggi: i significati delle linee nere

I tatuaggi a linee nere stanno vivendo una vera e propria rinascita. Ma siete sicuri di conoscerne il significato?

Una tradizione giapponese

I tatuaggi a linee nere affondano le loro radici nella tradizione giapponese. Nonostante oggi preveda restrizioni particolari in fatto di tattoo, il paese del Sol Levante ha una storia millenaria circa quest’arte figurativa.

Nel periodo che va dal 1600 e al 1870 qui i tatuaggi erano distinti in Irezumi, ovvero punizioni inflitte ai trasgressori, e Horimono cioè fatti per puro vezzo estetico.

La pratica degli Irezumi fu poi abbandonata, in quanto malfattori piuttosto scaltri cominciarono a mimetizzare le loro linee dello scandalo con motivi ornamentali, al fine di passare inosservati.

Status symbol o lutto?

Ma i tatuaggi a linee nere si trovano però anche nella tradizione tribale e Maori, con significato del tutto diverso. Le linee servivano infatti a permettere di identificare lo stato sociale degli individui.

Nella cultura Occidentale, invece, tatuarsi linee o fasce nere sul braccio, è segno di lutto verso una persona cara, un modo originale e indelebile per portare non solo nel cuore il ricordo di chi si è perduto.

Dove lo mettiamo?

Uno dei luoghi più gettonati per questo tipo di tatuaggio è da sempre il braccio, sui cui impazzano le più diverse declinazioni. Se la linea è accompagnata da spine, si vuole alludere alla passione di Cristo, un simbolo legato al proprio credo.

Il ramo di ciliegio che circonda il braccio o la gamba seguendo una linea retta, invece, assume significati diversi a seconda della cultura di riferimento: nella tradizione cinese è simbolo di femminilità, coraggio e amore; in quella hawaiana rappresenta l’orgoglio; infine in quella giapponese la transitorietà che accompagna ogni essere vivente.

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