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CURIOSITÀ 14 GENNAIO 2022

Covid: test della voce più attendibile di quelli nasali. Come funziona

Il Covid è entrato a gamba tesa nelle nostre vite all’inizio del 2020 e da quel momento sono cambiate moltissime cose. Uscire con amici e parenti, trovandosi a casa di qualcuno per festeggiare un compleanno, ma anche solo per stare assieme, è purtroppo diventato rischioso. Tra gli strumenti che abbiamo a disposizione per proteggerci c’è sicuramente il vaccino ed anche il tampone. Tra le ultime novità su questo tema, l’autorevole Journal of Voice ha pubblicato una ricerca italiana che riporta come test Covid, la nostra voce.

Come funziona il test

Lo studio è frutto di una ricerca di gruppo di scienziati italiani dell’Università di Tor Vergata e Pavia che ha dimostrato come l’analisi della voce possa essere uno strumento di screening per diverse patologie e che nel caso del Covid possa ritenersi più affidabile dei tamponi rapidi.

“Anche una ricerca del MIT di Boston ha stimato che i tamponi nasali hanno un livello di accuratezza medio compreso tra il 40% e l’86%, mentre il nostro sistema arriva al 90%; e in futuro faremo ancora meglio grazie al machine learning, ovvero l’apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale”, spiega a Italian Tech, Giovanni Saggio, docente di elettronica presso l’Università di Tor Vergata.

“Quello che l’algoritmo sviluppato da me e i colleghi ingegneri evidenzia come screening, poi diviene diagnosi solo successivamente. Noi ci limitiamo a rilevare quelle anomalie nella voce che fanno comprendere se si è sani, contagiati da Covid oppure affetti da long Covid” ha spiegato Saggio

In pratica registrando la voce di una persona è possibile analizzare tre domìni: le variazioni nel tempo, le variazioni delle frequenze e le quefrenze, ovvero quanto sono frequenti le frequenze. Gli algoritmi di intelligenza artificiale di fatto estrapolano da una registrazione audio i parametri chiave e le loro relazioni

Come può la voce essere condizionata da una patologia?

La risposta a questa domanda sta negli elementi che concorrono all’emissione dei suoni, basta pensare a come cambia la voce quando abbiamo la tosse o il raffreddore e quindi ai muscoli che sono coinvolti quando dobbiamo parlare. A differenza degli altri test come il rapido e il molecolare che si fanno tramite un tampone, per eseguire quello della voce è necessario che l’utente si sieda e appoggi il cellulare sul tavolo di casa e proceda poi con la registrazione, in un’apposita app, della lettura di due proverbi, una serie di vocali sostenute e poi di tossire. Un modo quindi forse più semplice rispetto al tampone nasale (qui vi ricordiamo perché non dovete condividere la foto dell’esito) da fare da casa e magari da mano poco esperte.

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