Washington (askanews) - Dopo avere preso le distanze dal presidente eletto Donald Trump sulla Russia, definita un pericolo, il segretario di Stato della nuova amministrazione statunitense, Rex Tillerson, ha messo nel mirino anche la Cina, paragonando le ambizioni di Pechino sulle isole del Mar cinese meridionale all'annessione della Crimea da parte della Russia.
Gli Stati Uniti invieranno un segnale chiaro a Pechino per impedirne l'accesso a quel gruppo di isole contese dove il colosso asiatico sta moltiplicando le sue costruzioni, ha dichiarato Tillerson nel corso delle audizioni al Senato sulla sua nomina.
Sarebbe una gravissima minaccia per l'intera economia se la Cina fosse in grado di imporre la propria volonta' sui passaggi marittimi in quelle acque, ha aggiunto.
Il nuovo segretario di Stato ha poi continuato l'attacco a Pechino spiegando che la Cina non si e' dimostrata un partner affidabile per costringere a piu' miti consigli la Corea del Nord a proposito del suo illegale programma nucleare: 'La Cina non e' stata un partner affidabile perche' non ha usato tutta la sua influenza per mettere a freno la Corea del Nord.
Pechino ha dimostrato solo un'incrollabile volonta' di perseguire i suoi disegni strategici mettendosi a volte in contrasto con gli interessi statunitensi.
Dovremo affrontare la realta' per quella che e' e non per quella che vorremmo che fosse', ha concluso Tillerson.