Covid-19 ha reso virtuale anche l’appuntamento della Settimana Mondiale della Tiroide, occasione per ricordare l’importanza dello iodio ed i comportamenti da tenere per preservare la salute della ghiandola. Ecco, ad esempio, cosa fare in presenza di noduli.
Verso i 40-50 anni più del 30 per cento della popolazione femminile può presentare noduli tiroidei, legati soprattutto alla carenza nell’alimentazione di iodio, di cui è fatto in parte significativa l’ormone della ghiandola e che è, quindi, indispensabile per il suo buon funzionamento.
Gran parte di queste lesioni è di piccole dimensioni e spesso non sono accompagnate da sintomatologia particolare. Se infatti da un lato se ne individuano sempre di più, va detto che la maggioranza dei tumori tiroidei hanno aggressività scarsa. A tal proposito, la diagnostica sta facendo grandi progressi per individuare appropriatamente i noduli con risvolti oncologici, onde evitare chirurgie non necessarie.
Anche le strategie terapeutiche per i tumori e per i noduli benigni di dimensioni tali da dare fastidio sono andate avanti, con particolare cura per le forme tumorali più aggressive, per le quali ad oggi sono state messe a punto terapie precedentemente non disponibili.
Ma non bisogna dimenticare che la tiroide è anche l’organo “bersaglio” più frequente di patologia autoimmune, anche questa soprattutto a carico delle donne. Per questo occorre valutare la situazione in caso di disturbi, mirando soprattutto a controllare i valori del TSH per scoprire un eventuale Iper o ipotiroidismo.
Ecco 5 consigli pratici per mantenere la tiroide sotto controllo:
- Consumate regolarmente – ma senza eccedere – sale iodato.
- In presenza di tumefazioni del collo o in presenza di sintomi come stanchezza inspiegabile, aumento di peso, rallentamento dei battiti cardiaci, agitazione, tachicardia od ansia consultate il medico.
- Anche un incremento dei valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue può avere come cofattore il cattivo funzionamento della ghiandola. Prestate attenzione agli esami!
- L’ormone tiroideo è un farmaco, quindi deve essere impiegato solamente quando lo indica il medico. Non fate l’errore di assumerlo per dimagrire pensando di accelerare il metabolismo!
- Il fabbisogno di iodio aumenta in gravidanza: un adeguato apporto di iodio alla madre ne garantisce un altrettanto al feto, che ne ha bisogno per il funzionamento della sua tiroide e per lo sviluppo del sistema nervoso.
A cura di Federico Mereta, giornalista scientifico