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BUONO A SAPERSI 20 NOVEMBRE 2019

Troppi antibiotici: 10mila morti l'anno in Italia, nessuno in Europa come noi

In fatto di antibiotici sono allarmanti i dati: su 33.000 decessi oltre 10.000 sono italiani

 

Troppi antibiotici: 10mila morti l’anno in Italia, nessuno in Europa come noi

 

L’Italia è prima in Europa per numero di morti legato all’antibiotico-resistenza.

Dati alla mano, degli oltre 30.000 decessi avvenuti ogni anno nei Paesi Ue per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, più di 10mila sono registrate nel nostro Paese.

A sganciare la bomba sull’abuso di antibiotici è l’Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici.

Nel 2018, in Italia, le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici si sono confermate più alte rispetto alla media europea.

L’Italia centrale si è attestata l’area con maggiore incidenza di casi segnalati, specialmente se rapportata all’anno precedente.

I soggetti maggiormente coinvolti, gli uomini tra i 60 e i 79 anni, ospedalizzati e ricoverati in terapia intensiva.

Ma il problema a quanto pare non è solo italiano.

Entro il 2050, a causa dell’antibiotico-resistenza, circa 2,4 milioni di persone potrebbero perdere la vita in Europa, Nord America e Australia.

Di sicuro, dalla loro scoperta, gli antibiotici hanno rappresentato l’importante pilastro della medicina moderna.

Ma l’uso persistente e inappropriato nell’uomo e, non in ultimo,  nell’animale ha favorito la diffusione dell’antibiotico-resistenza.

Nel mirino quindi anche l’impiego senza controllo in agricoltura e negli allevamenti, fatto che avrebbe consentito a ceppi farmaco-resistenti di arrivare all’uomo attraverso la catena alimentare.

Ma Marco Pelosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi) ci tiene a precisare che le analisi condotte da veterinari e Carabinieri dei Nas hanno sì rilevato contaminazioni antibiotiche ma in parte residuale, confermando quindi la tendenza al ribasso; a dimostrazione dell’efficacia degli orientamenti europei e delle campagne nazionali, prima fra tutte l’introduzione in Italia della ricetta elettronica veterinaria.

 

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