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CURIOSITÀ 08 LUGLIO 2020

Turchia, alla scoperta del più grande aereo sommerso

Un aereo che non riemergerà più e che oggi, incrostato di vegetazione, è un vero e proprio paradiso subacqueo della costa occidentale della Turchia.

Questo Airbus A300 – costruito a Tolosa nel 1980, con una fusoliera lunga 54 metri e larga 8 metri ed ali grandi 45 metri – domina i fondali marini di Kusadasi, attestandosi affascinante attrazione sottomarina.

Una storia, la sua, davvero particolare. Decollato per la prima volta il 14 marzo 1980, ha servito la Greek Olympic Airways per 20 anni, per poi essere destinato al trasporto merci. Acquistato da una compagnia privata, l’aeromobile è stato portato a Kusadasi, dove – privato di vetri e bordi affilati – è stato preparato ad hoc per un “volo” senza ritorno verso il fondale dell’Egeo.

Il particolare atterraggio, a 22 metri di profondità, è stato seguito da ben 3000 spettatori, uno spettacolo incredibile. Per resistere ai violenti maremoti lo scafo è stato attaccato al fondo sabbioso, per consentire ai subacquei una discesa verso il relitto in totale tranquillità e sicurezza.

E lo scenario a cui si trovano di fronte è davvero straordinario: i finestrini consentono alla luce di penetrare all’interno dell’aeromobile, illuminando un ambiente affascinante ed inquietante allo stesso tempo.

Momento clou dell’immersione è la visita della cabina di pilotaggio. Raccordi, cavi ed interruttori sono stati tutti rimossi, ma la sensazione di sedersi alla postazione di comando e di guardare oltre, nell’impenetrabile blu Mediterraneo, è a dir poco indimenticabile!

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