Il suo scopo è quello di dare sostegno alle famiglie con minori invalidi che si trovano, quindi, a dover sostenere spese particolari legate alla partecipazione a scuola o ad un centro di riabilitazione. Ecco cos’è l’indennità di frequenza.
Tra i requisiti necessari per la sua concessione:
- età non superiore ai 18 anni;
- cittadinanza italiana (oppure essere cittadini europei residenti in Italia o cittadini extracomunitari dotati di permesso di soggiorno CE); per i cittadini stranieri comunitari, è necessario essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza.
- residenza in Italia;
- riconoscimento di “minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età” o di “minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore”;
- necessità di frequentare centri ambulatoriali specifici (diurni o semi-residenziali operanti nel regime convenzionale), specializzati nel trattamento o nella terapia di riabilitazione di persone portatrici di handicap, oppure di frequentare scuole pubbliche o private riconosciute o centri di formazione o addestramento professionale, col fine del reinserimento sociale dei soggetti;
- reddito annuo non superiore a 4.926,35 euro;
- non essere ricoverati con permanenza in istituti pubblici;
- stato di bisogno economico da parte della famiglia.
Per ottenere l’indennità è necessario sottoporsi alla verifica di tali requisiti, verifica effettuata da commissione medica; certificazione che viene allegata all’ASL, con una definizione chiara e precisa della minorazione presente.
Il verbale definitivo è, poi, inviato al cittadino dall’INPS e, se il giudizio finale prevedrà l’erogazione dell’indennità, sarà lo stesso cittadino a dover inserire online sul sito dell’INPS i dati richiesti.
L’indennità è erogata solo nei periodi contestuali all’effettiva durata del trattamento o del corso, ed ha termine il mese successivo alla cessazione della frequenza.