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NOTIZIE 09 MARZO 2023

Una "bomba a orologeria": il fenomeno che preoccupa gli scienziati

Una recente ricerca ha evidenziato che gli incendi boschivi nell’Eurasia settentrionale e nel Nord America, comprese parti del Canada, dell’Alaska e della Siberia, hanno emesso livelli record di anidride carbonica nell’atmosfera nel 2021. Normalmente, in un anno, questi incendi rappresentano circa il 10% delle emissioni di carbonio del pianeta. Ma nel 2021, la loro quota è salita al 23%. Secondo i ricercatori, la colpa sarebbe del caldo e della siccità. Nell’estate 2021, sia il Nord America che l’Eurasia hanno infatti subito gravi ondate di caldo.

Lo studio sul fenomeno che preoccupa gli scienziati

Dopo aver parlato dell’assurda teoria sugli alberi che parlano, passiamo a un tema più scientifico: i rischi dei cambiamenti climatici per il pianeta. Se nel 2021 si è raggiunto il record di emissioni da incendi boschivi, bisogna anche considerare che gli incendi boreali da decenni, almeno dal 2000, stanno aumentando in termini di emissioni. “Le foreste boreali potrebbero essere una bomba a orologeria di carbonio”, ha detto Steven Davis, uno scienziato del sistema terrestre presso l’Università della California, Irvine, co-autore dello studio pubblicato sulla rivista Science. La ricerca ha utilizzato i dati satellitari per tracciare le emissioni degli incendi tra il 2000 e il 2021. I ricercatori, guidati da Bo Zheng della Tsinghua University in Cina, hanno utilizzato questo metodo speciale per stimare le emissioni di anidride carbonica degli incendi boschivi boreali. Nel 2021, hanno scoperto, che i roghi hanno riversato nell’atmosfera quasi mezzo miliardo di tonnellate di carbonio.

(Guarda anche: La dieta per sopravvivere a un attacco nucleare)

Gli effetti delle emissioni sul clima

Il monitoraggio dell’anidride carbonica legata agli incendi è importante perché queste emissioni, riscaldando il clima, possono accelerare il tasso di innalzamento della temperatura globale. La CO2 però rimane nell’atmosfera per molto tempo, rendendo difficile individuare da dove provenga originariamente. Gli scienziati della nuova ricerca hanno invece osservato la quantità di monossido di carbonio rilasciata, in modo da poter stimare la quantità di anidride carbonica messa in circolazione. Gli incendi boreali, in generale, sono motivo di crescente preoccupazione per gli scienziati del clima. Si verificano spesso su paesaggi torbosi e ricchi di carbonio e tendono a produrre più anidride carbonica rispetto ad altri ecosistemi quando bruciano. Ciò significa che hanno un potenziale maggiore di influenzare il clima globale e di rimanere intrappolati in circoli viziosi di feedback: più incendi rilasciano più carbonio, il che provoca più riscaldamento, che provoca più incendi. Secondo Davis, la situazione è un reale rischio per l’ecosistema terrestre.

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