Sentite le voci? La scienza rassicura: è un’abilità psicofisiologica ampiamente diffusa e che solo alcune volte può diventare un’esperienza spaventosa.
Il centro di ricerca “Ediveria” di Vienna, coordinato dalla dottoressa Maria Quarato (psicologa clinica e psicoterapeuta interazionista da anni impegnata nella ricerca e consulenza nell’ambito delle allucinazioni ), in convenzione con l’Università degli Studi di Padova e in collaborazione con Alessandro Salvini e Antonio Iudici, ha approfondito le teorie riguardanti il pensiero dialogico ed ha condotto un’indagine sui processi alla base del fenomeno.
La ricerca è stata condotta su 233 persone (che non hanno mai chiesto una consulenza psicologica o psichiatrica) ed ha rivelato che ben il 47,62% del campione “sente le voci”, ovvero quasi 1 persona su 2.
Secondo gli esperti ciò è configurabile come un’abilità psicofisiologica ampiamente diffusa nella popolazione, raramente esperienza tormentante, e non strettamente attinente ad alcuna forma psicopatologica. Si tratterebbe invece di un curioso meccanismo messo in atto nel tentativo di fronteggiare situazioni complicate. Insomma, nessun sintomo di follia, quindi, se “sentiamo le voci”: stiamo solo cercando dentro di noi qualcosa che ci possa aiutare a superare un momento difficile.
Se siete interessati all’argomento di questo si parla nel libro della dottoressa Quarato “Allucinazioni: sintomi o capacità? Racconti di errori diagnostici, soluzioni, ribellioni e libertà”.