New York (askanews) - Donald Trump ha nominato il marito della figlia prediletta Ivanka, Jared Kushner, 36 anni, tra i principali consiglieri della Casa Bianca con deleghe al commercio e al Medioriente.
Il provvedimento, annunciato da tempo, e' stato ufficializzato dal presidente eletto.
Kushner, che ha rinunciato alla retribuzione per tutta la durata dell'incarico, 'e' stato un aiuto formidabile e un consulente di fiducia per tutta la campagna e il periodo di transizione e sono orgoglioso di averlo in un ruolo chiave della mia amministrazione, ha dichiarato Trump alla vigilia della sua prima conferenza stampa dopo l'elezione.
Crescono cosi' le polemiche e i timori per i possibili conflitti di interesse della futura amministrazione Trump.
Al di la' del livore preconcetto nei suoi confronti di parti significative della societa' statunitense i comportamenti del miliardario dopo l'elezione lasciano quanto meno perplessi.
Il tycoon, in campagna elettorale, aveva accusato i vertici delle banche d'affari di derubare la 'working class' a favore di un gruppo ristretto di grandi corporation ma ha gia' annunciato di voler nominare ai vertici dell'economia Usa alti dirigenti di Goldman Sachs, la banca d'affari piu' importante, tentacolare e discussa del mondo.
Tornando al genero e alle accuse di nepotismo e di flagrante conflitto di interesse, Kushner, senza alcuna esperienza politica pregressa prima di diventare il cervello della campagna elettorale del suocero, e' un immobiliarista con diversi affari in corso, alcuni dei quali in definizione anche in Cina.
E non a caso il New York Times ha rivelato che la scelta del genero potrebbe violare la anti-nepotism law del 1967, in forza della quale qualsiasi rappresentante eletto americano non puo' nominare o offrire impieghi a un parente.
Ma gli avvocati di Kushner hanno replicato sostenendo l'inapplicabilita' delle legge in quanto la Casa Bianca non e' un'agenzia federale, come quelle messe nel mirino dalla anti-nepotism law.