Tra i vaccini più quotati in circolazione c'è quello di Oxford ma la cittadina inglese non è la sola a lavorarci. L'Irbm di Pomezia sta portando un po' di Italia in questa sperimentazione giocando un ruolo chiave nella realizzazione del vaccino. In un laboratorio di 22 mila metri quadrati alle porte di Roma un team di giovani ricercatori sta lavorando all'"antidoto" al coronavirus, in partnership con l'Istituto Jenner dell'Università di Oxford e la multinazionale biofarmaceutica svedese-britannica AstraZeneca.