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CURIOSITÀ 28 MAGGIO 2021

Vende una scultura invisibile a 15mila euro: l’acquisto incredibile

Salvatore Garau è un artista sardo, originario di Santa Giusta, che ha venduto la sua ultima opera per una cifra di 15 mila euro. Il dettaglio importante di questa storia è che la scultura di Salvatore è invisibile e non c’è quindi nulla di fisicamente tangibile. Nessuno schermo o collegamento a qualche piattaforma internet ne permetterebbe la visione, perché si tratta del vero e proprio nulla. Si sa che l’arte contemporanea sta diventando sempre più varia e spesso si allontana dal classico quadro o scultura, cercando di suscitare un’emozione e una riflessione negli occhi di chi la guarda. Secondo l’artista e secondo l’acquirente, che ha appunto pagato l’opera 15 mila euro, l’arte immateriale è comunque arte a tutti gli effetti. La scultura misura 150X150 centimetri e va collocata in uno spazio libero da ingombro e preferibilmente all’interno di una abitazione privata

Il messaggio dell’artista

La scultura si chiama “Io Sono” ed è l’emblema dei lavori dell’artista, che si era già cimentato nell’opera “Buddha in contemplazione” che è stata “esposta” all’interno del perimetro tracciato in Piazza della Scala a Milano.

“Rappresenta la nostra società, il nostro tempo, la fugacità dei nostri giorni, ma anche la fede che riponiamo anche in ciò che non vediamo o tocchiamo. Ha un impatto ambientale praticamente pari a zero e non può essere replicata, neanche attraverso le migliori tecnologie di cui disponiamo”

ha spiegato l’autore aggiungendo che il vuoto rappresentato nelle sue opere è uno spazio di energia che si condensa e trasforma in particelle, raffigurando ciò che siamo.

“Nel momento in cui decido di “esporre” in un dato spazio una scultura immateriale, quello spazio concentrerà una certa quantità e densità di pensieri in un punto preciso, creando una scultura che dal solo mio titolo prenderà le più svariate forme. In fondo non diamo forse forma a un Dio che non abbiamo mai visto?”

L’opera è stata presentata all’asta organizzata da Art-Rite, una delle rare case d’aste italiane, e partiva da un valore iniziale di circa 6mila euro. Il suo valore è però raddoppiato in fase di trattativa arrivando a 12 mila euro più i diritti d’asta, per un totale di 15 mila euro. A dimostrare l’acquisto e il conseguente possedimento della scultura, all’acquirente rimane di fatto un certificato di garanzia, che testimonia l’archiviazione dell’opera ed è anche l’unico elemento visivo che si trova nel catalogo.

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