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CURIOSITÀ 20 GIUGNO 2022

Vini vegani, esistono davvero e cosa li differenzia dagli altri

Negli ultimi anni il numero delle cantine che hanno scelto di produrre vino vegano, in Italia come nel resto del mondo, è aumentato a dismisura.

La produzione italiana, ormai di qualche milione di bottiglie all’anno, è destinata prevalentemente all’export nel Nord Europa, dove la filosofia vegan, oltre ad essere in generale molto diffusa, è presente anche nel mondo degli alcolici.

Il vino vegano è una trovata di marketing?

In Italia, al contrario, sono in molti a non aver mai sentito parlare di vino vegano. A qualcuno potrà sembrare una sorta di trovata di marketing, dato che il vino dovrebbe essere per definizione un prodotto al 100% vegetale.

In realtà per produrre la stragrande maggioranza dei vini che finiscono in commercio è necessario utilizzare diversi ingredienti di origine animale, i più noti sono albumina, caseina e colla di pesce.

Si tratta in tutti e tre i casi di chiarificanti, lo scopo per cui vengono utilizzati, come facilmente intuibile dal nome, è prettamente estetico, servono infatti a rendere la bevanda più limpida.

Questo processo, noto tra gli enologi come “chiarificazione del vino”, riguarda sia il bianco, che il rosso e il rosato.

Durante la fase di chiarificazione, albumina, caseina e colla di pesce si legano ai componenti responsabili della scarsa limpidezza del vino, trascinandoli sul fondo e conferendo alla bevanda il suo aspetto caratteristico.

Nei vini vegani, invece, questo processo può non avvenire del tutto, lasciando alla sostanza il suo colore originario, decisamente più torbido, o essere portato a termine senza l’utilizzo di componenti di origine animale.

In alternativa ai chiarificanti di origine animale possono essere utilizzati quelli fossili, come ad esempio la bentonite, una polvere di roccia di origine vulcanica. Esistono anche delle alternative ottenute tramite la combinazione di diversi estratti vegetali, in primis patate e piselli.

Il vino vegano sembra dunque in grande ascesa un po’ come tutto il trend vegan, basti pensare alla crescente diffusione delle bistecche per vegani – anche se al momento non esiste alcuna certificazione a livello internazionale.

Talvolta sono le singole cantine ad auto-certificare la produzione vegana dei propri prodotti, in altri casi si affidano ed enti esterni.

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