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I consumatori italiani stanno diventando sempre più preoccupati per la diminuzione della quantità di yogurt venduto a prezzi invariati. Questa tecnica, chiamata shrinkflation, ha provocato discussioni sulle pratiche commerciali e dubbi sulla trasparenza delle aziende alimentari.

La shrinkflation colpisce lo yogurt

La shrinkflation ha attirato l’attenzione dei clienti italiani negli ultimi tempi, che hanno notato una diminuzione delle dimensioni delle confezioni di yogurt ma non una riduzione dei prezzi. Ciò ha portato ad un aumento del rapporto tra il prezzo dello yogurt e la sua quantità. Leggere attentamente le etichette e calcolare il prezzo al chilo può evidenziare la variazione, anche se alcuni clienti potrebbero non aver notato il cambiamento.

Anche se la shrinkflation è una pratica legale di marketing, molti consumatori si sentono ingannati perché se prima pagavano 3 euro per yogurt in confezioni da 500g, ora possono acquistare lo stesso yogurt in confezioni da 450 g. La quantità di yogurt è diminuita nonostante il prezzo sia rimasto invariato.

Quanto yogurt consumiamo in Italia

Lo yogurt è molto diffuso in Italia. Il 99% delle famiglie italiane acquista yogurt almeno una volta all’anno, con una media di una volta ogni 12 giorni. Quasi 401.000 tonnellate di prodotti derivati dal latte fresco sono state vendute nel 2012. Nel 90% dei casi si trattava proprio di yogurt.

Mediamente, un italiano consuma circa 7 kg di prodotti ultrafreschi all’anno contro, ad esempio, i 26 degli spagnoli, i 32 dei tedeschi o i 35 dei francesi. Possiamo affermare che la quasi totalità degli italiani consuma yogurt, ma a differenza di quanto avviene in altri paesi europei, lo fa in modo non abituale. Sono invece apprezzati in tutto il mondo i migliori formaggi italiani.

Cos’è la shrinkflation

La pratica di marketing nota come shrinkflation consiste nel ridurre la quantità di un determinato prodotto senza cambiare il prezzo. Molte aziende, tra cui quelle che producono yogurt, hanno adottato questa tecnica. I produttori possono modificare la densità del prodotto o ridurre le dimensioni delle confezioni, mantenendo il prezzo invariato. L’obiettivo è massimizzare il profitto senza che i clienti lo sappiano.

I clienti italiani sono preoccupati per lo shrinkflation, specialmente nel settore dello yogurt. Sebbene questa pratica sia legale, alcuni clienti si sentono ingannati perché le dimensioni delle confezioni sono diminuite ma i prezzi non sono cambiati. Bisogna essere consapevoli di queste pratiche commerciali e prestare attenzione alle etichette e ai prezzi al chilo per valutare correttamente il rapporto tra prezzo e quantità.